Category

meta-poesia

“Ars poetica” di Grytzko Mascioni

“come una «nobile arte» il gioco del verso e della composizione ha le sue regole interne (..). Grytzko è molto bravo nell’osservarla e nell’infrangerla, nel dare e togliere leggerezza e entrain al suo sviluppo, bravo anche nel mescolare fatuità e gravità , rimanendo, tra improbabilità e seduzione, ancora al centro dell’incantesimo” – Mario Luzi

“La poesia è un miele” di Clemente Rebora

Il rifiuto di ogni possibile forma di autocelebrazione è una parte essenziale della vicenda intellettuale e umana di Clemente Rebora. La sua poesia è stata lo specchio fedele dell’anima, delle sue inquietudini, delle paure e delle angosce, mai una maniera, uno stilema avulso dall’autore o un accidente puramente estetico.

“Poesia di sterco e di fiori” dai “Frammenti lirici” di Clemente Rebora

frammento XLIX tra tutti i componimenti della raccolta di esordio di Clemente Rebora rappresenta uno dei più interessanti per via delle questioni di meta-poetica sollevate dall’autore. Pubblicata nel 1913, i “Frammenti lirici” rappresentarono un punto di svolta nella poesia italiana del ‘900.

“La mano del poeta” di David Gascoyne

Tra i poeti della generazione del dopoguerra, fu amico di Dylan Thomas, che ai surrealisti (tramite Gascoyne che fu loro amico e patrocinatore in Inghilterra) si ispirò per la sua scrittura intensamente visionaria. In “La mano del poeta” la poesia assume i contorni di una presenza della quale il poeta non può liberarsi.

la farfalla di Ida Vitale

La sua poesia è stata definita “esencialista”, caratterizzata dalla estrema concisione dell’enunciato. Nelle sue brevi poesie, nelle quali è possibile ravvisare echi simbolisti e surrealisti, l’ironia rappresenta una componente fondamentale.

“Poesia” di Mark Strand

La poesia di Strand ha la qualità straniata e surreale dei sogni ed è costellata di immagini di allucinata nitidezza che ricordano i quadri di Edward Hopper (artista che Strand ha studiato in particolare), ma anche, per altri versi, certi autori surrealisti latino-americani» (Andrea Sirotti)

“Nota sulla poetica” di Ivan V. Lalić

Ivan V. Lalić, uno dei maggiori poeti serbi del novecento, nel corso di una vita dedicata alla poesia, nella veste di traduttore e autore, mise a fuoco una sua cifra stilistica caratterizzata da un tono umano semplice e accessibile, riferimenti a elementi naturali elementari (il sole, il vento, il cielo ecc.) in un dialogo continuo con il mondo della classicità mediterranea e con quello del Medioevo serbo e bizantino.

L’arte della poesia secondo il cinese Bei Dao

In Arte poetica Bei Dao, il maggior poeta cinese contemporaneo, riflette sul valore della poesia nel particolare contesto del suo paese.

José Emilio Pacheco, “anti-poeta” messicano

La sua creazione letteraria consisté in una costante ri-scrittura di quanto aveva scritto lui stesso o altri prima di lui, secondo i principi estetici e i canoni del post-moderno. La lingua di Pacheco è sempre stata fedele a un principio di chiarezza e trasparenza.

Carlos Drummond de Andrade

Carlos Drummond de Andrade seppe conciliare un impiego ministeriale alla passione per la poesia. Fu un impiegato irreprensibile e anche uno dei più importanti poeti del novecento brasiliano.

© 2023 Il Vascello Fantasma

Theme by Anders NorenUp ↑

Il Vascello Fantasma utilizza cookie tecnici e di terze parti per fornire un servizio di qualità ai propri visitatori, accetta il loro utilizzo per usufruire di tutte le funzioni del sito. Ulteriori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi