il tema centrale della lirica è già tutto enucleato nei primi versi, quelli relativi a “Firma in bianco”, quadro nel quale il pittore gioca con l’ambiguità della rappresentazione bidimensionale, ovvero con le false corrispondenze tra visione e realtà, con il paradosso della convenzionalità dell’immagine che la memoria mette in scena.
«Stilisticamente – e vale per tutta o quasi la sua produzione – Henry Ariemma parte da un incipit brevilineo, da un periodare eminentemente lirico, in prosodia melodiosa d’accenti dinamici e d’intonazione… per poi sempre più allargarsi, allungarsi, volutamente irretirsi, quasi impantanarsi in una prosa lirica» – Plinio Perilli
© 2021 Il Vascello Fantasma
Theme by Anders Noren — Up ↑
Il Vascello Fantasma utilizza cookie tecnici e di terze parti per fornire un servizio di qualità ai propri visitatori, accetta il loro utilizzo per usufruire di tutte le funzioni del sito. Ulteriori Informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.