La figura di Daria Menicanti, negli ultimi decenni sostanzialmente dimenticata, attende da tempo una giusta ricollocazione nel panorama della poesia italiana del ‘900. Ma la cosa forse più importante è che la sua poesia desta ancora oggi, a distanza di diversi decenni, stupore e ammirazione anche in un lettore distratto per la sua capacità di scolpire in poche parole un ricco mondo poetico.
Le sue poesie possono essere considerate una testimonianza delle passioni e delle inquietudini di una donna che fece della propria libertà il valore supremo. Non un aspetto trascurabile e secondario della sua creazione letteraria, ma un altro volto della sua scrittura incentrata sul binomio vita-arte.
«la fiducia nello strumento del linguaggio, che è una costante della poesia e letteratura femminile emergente del Novecento (..) si esprime attraverso il rigore e la precisione dell’enunciato poetico. Caratteristica fondamentale, per stessa ammissione dell’autrice, della sua poesia è “l’espressione basata sui concetti e non sui sentimenti”» Giovanna Rosadini
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