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“Omaggio a Magritte” di Ida Vitale

il tema centrale della lirica è già tutto enucleato nei primi versi, quelli relativi a “Firma in bianco”, quadro nel quale il pittore gioca con l’ambiguità della rappresentazione bidimensionale, ovvero con le false corrispondenze tra visione e realtà, con il paradosso della convenzionalità dell’immagine che la memoria mette in scena.

“Il congedo del buffone” di Marco Antonio Montes de Oca

Fin dai suoi esordi nella sua poesia di Montes de Oca metteva al centro il linguaggio poetico stesso. La sua capacità di coniare metafore originali, che impressionò subito la critica, si rifaceva alle libere associazioni dei surrealisti e alle deformazioni della lingua dell’espressionismo.

Virgilio Piñera, l’ultimo “maledetto” poeta cubano

Virgilio Piñera, poeta cubano, autore dell’indimenticabile poema “Il peso di un’isola”, fu il cantore del lato più oscuro e sudicio dell’isola.

Mario Benedetti risponde a José Emilio Pacheco

José Emilio Pacheco e Mario Benedetti furono due grandi poeti e prosatori che, pur appartenenti a due generazioni e due paesi diversi (avevano 19 anni di differenza) si stimavano reciprocamente, come testimonia questa poesia che il poeta uruguayano dedicò al messicano.

la farfalla di Ida Vitale

La sua poesia è stata definita “esencialista”, caratterizzata dalla estrema concisione dell’enunciato. Nelle sue brevi poesie, nelle quali è possibile ravvisare echi simbolisti e surrealisti, l’ironia rappresenta una componente fondamentale.

Cintio Vitier nello specchio di Dostoevskij

Esponente del gruppo Orígenes, sorto intorno a J. Lezama Lima, ha dedicato ai poeti che lo costituirono importanti studî e parte di un’ampia produzione saggistica. Nella sua poesia, la parola si fa veicolo di conoscenza, alla ricerca del significato ultimo dell’essere e delle cose.

Il misterioso nel quotidiano a Cuba, ovvero la poesia di Fina García Marruz

Fina Garcia Marruz, moglie del poeta Cintio Vitier, figura di primo piano nella scena letteraria a Cuba, ebbe la fortuna di incontrare da giovanissima l’apprezzamento di Juan Ramon Jimenez, l’incoraggiamento di José Lezama Lima e di Maria Zambrano.

José Emilio Pacheco, “anti-poeta” messicano

La sua creazione letteraria consisté in una costante ri-scrittura di quanto aveva scritto lui stesso o altri prima di lui, secondo i principi estetici e i canoni del post-moderno. La lingua di Pacheco è sempre stata fedele a un principio di chiarezza e trasparenza.

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